This is a project about love.

#CUOREDINAPOLI è un progetto artistico relazionale e didattico ideato dalla Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 2014, è un format realizzato insieme agli abitanti delle “periferie di senso”, ovvero quei quartieri che pur trovandosi al centro della città di Napoli, soffrono per marginalità economica, sociale e culturale.

#CUOREDINAPOLI è un’opera d’arte relazionale, connettiva e partecipata; è un contenitore di significati eterogenei, strettamente connessi all’esperienza della relazione.

L’opera si fa acceleratore di processi, connettore, agglomeratore di cittadini, eventi, associazioni e realtà che si occupano di cultura e che agiscono nel contesto sociale, creando nuove relazioni e portando nuovi prospettive nella percezione di sé, dell’altro e del territorio: una vera e propria rivoluzionaria presa di coscienza.

Lo spazio pubblico urbano diventa il luogo in cui realizzare la diffusa “scultura antropologica relazionale”, che si articola all’interno del percorso cittadino e che vive delle connessioni tra i vari soggetti che contribuiscono costantemente ad alimentarla.

I processi virtuosi che il progetto attiva consentono alla comunità di fortificare il proprio senso identitario e di attivare azioni di cura, possibili attraverso la condivisione delle scelte: recupero funzionale ed estetico di spazi o aree degradati.

La forza dell’opera, diffusa orizzontalmente e dal basso, ha determinato che #CUOREDINAPOLI fosse identificato nel tempo come vero e proprio city brand della città di Napoli riconoscendosi nei contenuti e nell’immagine visiva. Il cuore pixellato, logo ufficiale, è stato sviluppato per essere people specific e declinabile in diversi output trasformando la città in una diffusa scultura collettiva.

Edizioni

Anteprime

Video e Cortometraggi

Operare in un territorio significa conoscerlo, viverlo, scovare le bellezze nascoste, tessere relazioni quotidiane con chi vive e chi ci lavora. Con la realizzazione di vari video, per noi strumento di ricerca, ci siamo tenuti in modalità d’ascolto attenti a notare le dinamiche già presenti nel territorio, permettendoci di catturare non solo la nostra azione, ma la vita stessa dei luoghi studiati.
I video realizzati non sono reportage, ma diventano contenitori di relazioni ed emozioni.

La fine del mondo

Frutto dell’esperienza del laboratorio di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, il cortometraggio “LA FINE DEL MONDO” è un ritratto di Napoli, un approfondimento della storia molto complessa che attraversa la città stessa e i suoi volti, già indagata in occasione delle diverse edizioni di #CUOREDINAPOLI.

La voce narrante accompagna nell’attraversamento di Napoli, città “bifacciale”, evidenziando il rapporto di assoluta reciprocità che contraddistingue la singolare cultura di questa città in cui è impossibile distinguere confini netti tra cose, persone, paesaggi e sentimenti, tra ‘o bbuono e ‘o malamente. Napoli, più che una “semplice” metropoli è una città agglomeratrice, densa di culture. Il suo scheletro urbano è costituito da vicoli, stradine, viuzze, suoni, odori, profumi, colori che consentono l’immergersi in un flusso vitale. Perdersi tra le strade di Napoli è un’immersione nella lingua, nell’arte, nella gastronomia che si mescolano insieme senza tempo.

La chiave di lettura per comprendere questa ricchezza è la parola “scambio”, sintesi di una instancabile capacità di accogliere nuove culture e di una costante predisposizione alle contaminazioni. I Napoletani, infatti, sono permeabili alle differenze, le inglobano e le trasformano in un processo quotidiano e costante che continua inarrestabile da secoli, come narra il cortometraggio, realizzato con il generoso contributo della voce di Renato Carpentieri e con l’interpretazione di Ilario Franco.

Il cortometraggio è stato presentato in anteprima al Cinema Modernissimo (Napoli, 6 aprile 2018), nuovamente a Prix Italia (Capri, 24-29 settembre 2018) e in occasione dell’evento “TANTI EROI UN UNICO BATTITO” (Piazza Montecalvario, Napoli 15 dicembre). Inoltre gli è stato attribuito il Premio Giovani Giornalisti per Napoli 2018 del Rotary Club Napoli. In selezione all’Accademia del Cinema Italiano – Premio David di Donatello nella sezione “Cortometraggi” 2018.  Finalista al “Premio Telenicosia” 2019, concorso artistico letterario “ImpavidArte- la Biennale della cultura”.

I volti dei Quartieri Spagnoli

Il cortometraggio “I VOLTI DEI QUARTIERI SPAGNOLI” nasce da uno studio approfondito e dall’indagine culturale durata alcuni mesi nei Quartieri Spagnoli. È presentato per la prima volta il 15 dicembre 2018, in occasione dell’inaugurazione del progetto #CUOREDINAPOLI Beyond the Lab (“Tanti Eroi un unico battito”), attraverso un’installazione emozionale realizzata mediante la proiezione su lenzuola posizionate sulla facciata di uno dei palazzi di piazza Montecalvario.

Ogni sguardo è una finestra che ci permette di affacciarci al vissuto di una persona. Sostenerlo è un atto di forza e di rispetto, la volontà silenziosa di instaurare un rapporto, una connessione, un contatto con l’altro. O’scugnizzo, il panettiere, la signora del basso, la suora, si mescolano nei Quartieri Spagnoli rendendoli il crocevia di ogni stratificazione culturale.

I loro sguardi enciclopedici riescono a catturare lo spettatore facendolo entrare nelle loro anime, mostrandogli storie e vissuti e immergendolo in un viaggio di introspezione.

Elogio alla lentezza

“Procida: Elogio alla lentezza” è il frutto del viaggio del Corso di Nuove Tecnologie dell’Arte sull’isola di Procida, un’esperienza visiva e percettiva in cui le immagini e i suoni si esprimono senza vincoli. Disponendosi all’ascolto si trovano momenti perfetti, nel loro essere fermi, cristallizzati ad un tempo diverso, che donano il piacere della lentezza.
Mentre tutto scorre a un battito diverso, frenetico, i Procidani rallentano, impermeabili ai ritmi della terraferma: una forma di resistenza al caos e alle trasformazioni.
Procida è un’isola dove i passi conducono alla scoperta di paesaggi, scorci, vicoli, portoni e cortili che nascondono e lasciano intravedere un’altra realtà in cui perdersi.
 Piuttosto che spiegare, si propone un’esperienza diretta delle emozioni, che possa parlare alle anime in ascolto.

Tornate

Osservando il quartiere, ci siamo lasciati suggestionare da ciò che stava accadendo a Napoli, che si preparava alla tanto attesa festa del terzo scudetto. L’euforia collettiva, dovuta alla vittoria del campionato, ha trasformato le strade, i balconi e le piazze: nastri e bandiere sono stati allestiti, colorando di azzurro ogni angolo della città.

Il sentimento di appartenenza e di condivisione si è fatto sempre più grande e si è diffuso nella città e, pertanto, abbiamo voluto realizzare un video in collaborazione con Violante Varriale attraverso il quale tutti i napoletani all’estero venissero invitati a unirsi alla città, condividendo il momento di euforia collettiva che stava vivendo.
Il pallone a Napoli unisce veramente le persone, perché non è solo pallone, ma affermazione, riscatto, momento di condivisione.

 

"Core" di Tartaglia Aneuro

“Core esprime il sentimento che ci accomuna, un coro che grida all’unisono l’urgenza che sentiamo. È quel miracolo che ci racconta ogni giorno il potere che abbiamo. 
Da soli non siamo nulla, insieme siamo l’immenso”. (Andrea Tartaglia)

“Core” ha un significato ambivalente, esattamente come il territorio che racconta: “Core” come coro collettivo e “Core” come il cuore che ci spinge a credere ancora. 

Il videoclip nasce da una collaborazione con Tartaglia Aneuro, band napoletana molto attiva nel sociale, che collabora da diverso tempo con #CUOREDINAPOLI. La canzone infatti esprime e condivide i valori del progetto: collettività, bene comune, amore per il territorio, condivisione, “meglio insieme”.

Il video, girato nel quartiere di Montesanto in occasione dell’edizione 2023 di #CUOREDINAPOLI, è il risultato dell’unione, della sensibilità e del lavoro di 150 studenti del laboratorio di NTA, che insieme collaborano ogni giorno alla costruzione di processi creativi relazionali.

Inversione di rotta

Abbiamo bisogno di un’inversione di rotta, di nuove coordinate che diano la visione di un futuro più duraturo e sostenibile. 

Solo accettando le nostre responsabilità come umani che abitano questo pianeta, saremo in grado di scrivere una nuova narrazione.

È impossibile ignorare ciò che sta accadendo intorno a noi, #CUOREDINAPOLI sente la necessità di porsi delle domande per poter creare un dialogo su un’inversione di rotta che ci preveda ancora noi umani.